Lavorare per gli studenti in una università internazionale come la nostra dell’Angelicum è quotidianamente una avventura.

Incontriamo ragazzi e ragazze, uomini e donne dai più disparati Paesi e dalle più disparate vite vissute. Ma soprattutto dalle più disparate attese per il futuro. Dal rifugiato dall’Eritrea al volontario africano per la Croce Rossa internazionale, dalla signora peruviana che vuole riprendere gli studi dopo la crescita dei figli al ragazzo filippino intraprendente.

Noi cerchiamo di lavorare non solo per loro, ma soprattutto con loro. Perché anche noi abbiamo molto da apprendere dalla loro esperienza e vogliamo che essi diventino a loro volta degli adjuvantes, cioè degli aiuti per i loro Paesi e per gli altri studenti che verranno dopo di loro.

Le prospettive sono invitanti, per chi crede che vivere è svilupparsi e crescere con gli altri.